Aramengo

(foto @ Comune di Aramengo)

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Le vicende del luogo sono collegate nel tempo alla famiglia Radicati, signori feudali di un territorio molto vasto comprendente numerosi comuni limitrofi.L’alta sovranità, oltre ad una porzione di dominio feudale, spettò prima ai marchesi del Monferrato intorno al 1429 e successivamente ai duchi di Savoia. Tuttavia i Radicati cedettero progressivamente delle quote di dominio feudale a diversi signori tra i quali i Curtet di Grosso, i Biglione di Pogliano, i Borda di Piobesi e altri ancora fino a giungere ai Balbiano di Aramengo, proprietari di diversi immobili nel comune anche ai giorni nostri. Aramengo fu anche feudo del conte Francesco Morelli (1761–1841). (Fonte: Wikipedia)

Il Terzo Paradiso e’ un segno/simbolo ideato da Michelangelo Pistoletto che inscrive nel simbolo dell’infinito un cerchio, evocativo a sua volta dei cicli della rigenerazione della materia e della circolarita’ del tempo. Il Terzo Paradiso e’ la fusione fra il primo e il secondo paradiso. Il primo e’ quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo e’ il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana, fino alle dimensioni globali raggiunte oggi con la scienza e la tecnologia. Questo paradiso e’ fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodita’ artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altro genere di artificio. Si e’ formato un vero e proprio mondo artificiale che, con progressione esponenziale, ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado e consunzione del mondo naturale. Il Terzo Paradiso e’ la terza fase dell’umanita’, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura. Terzo Paradiso significa il passaggio a uno stadio inedito della civilta’ planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzi tutto ri-formare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune. Il Terzo Paradiso e’ il grande mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilita’nella visione globale. Il termine paradiso deriva dall’antica lingua persiana e significa “giardino protetto”. Noi siamo i giardinieri che devono proteggere questo pianeta e curare la societa’ umana che lo abita. Questo non puo’ che realizzarsi attraverso un passaggio evolutivo nel quale l’intelligenza umana trova i modi per convivere con l’intelligenza della natura. Il Terzo Paradiso e’ il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilita’ in questo passaggio epocale (..)
Michelangelo Pistoletto

Prima di introdurre i contenuti e gli obiettivi del progetto PISTAAA: La Blue Way Piemontese si ritiene necessario fornire un approfondimento del contesto che che prevede la ri-valorizzazione e tutela di un territorio periferico/rurale al di la’ della collina torinese, attraverso la realizzazione di un tracciato ciclopedonale tra sentieri e strade bianche, congiungendo tratti di pista gia’ esistenti e creando dove necessario piccoli nuovi collegamenti. L’utilizzo delle strade bianche e di quelle dove la viabilita’ carrabile e’ ridotta, sia in fatto di numeri che in velocita’, permettera’ di dare spazio e rilevanza a quelle strade che oggi sono poco utilizzate e valorizzare il paesaggio naturale, architettonico e culturale circostante. L’idea della ciclovia, e’ nata su iniziativa dell’ Associazione CioCheVale, con l’ambizione di incentivare il cicloturismo, ma soprattutto diventare uno strumento di sviluppo del territorio, attraverso il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle Istituzioni, Associazioni, e stakeholder locali.

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